domenica 14 ottobre 2012

Rimedi Naturali per la cura del bambino

-Sederino arrossato:
- se hai iniziato lo svezzamento verifica i cibi introdotti il giorno prima della manifestazione cutanea prendine nota, se coincidenti con nuove proposte alimentari diradane il consumo, fino alla scomparsa dell'arrossamento.
Localmente per calmare l'irritazione di una zona così delicata prova olio di oliva puro e talco all'argilla, sostituisci detergenti e le creme in uso con alternative vegetali biologiche, quali:
1 cucchiaio di amido di riso o di bicarbonato per la pulizia nel bagnetto, possibilmente alternando 25 gocce di calendula in tintura madre.
Sostituisci i "moderni" pannolini a soluzioni con materiali naturali meno irritanti ma se non ti è possibile cambia spesso i pannolini in uso, lasciando il bambino il più possibile senza questi pannolini fatti in materiale plastico che causano spesso arrossamenti.
Ottima è la crema di calendula tipo "Weleda".
Impacchi lenitivi:
facciamo delle spugnature sulla parte arrossata intingendo una garzina di cotone in un infuso realizzato con 1 litro d'acqua bollita e 4 manciate di elicriso. Utili anche delle toccature con olio di oliva puro.
Asciugare sempre ben bene, con grande delicatezza,  il sederino dopo ogni lavaggio.

Se il problema non si risolve nell'arco di qualche giorno, se sospettate che la causa possa essere un fungo o una forma infettiva, dovuta alla Candida albicans, se nonostante tutti gli accorgimenti, soprattutto alimentari le condizioni della pelle peggiorano bisogna consultare il pediatra.

- Coliche:
comune disturbo di adattamento del bambino durante i suoi primi mesi di vita.
Escluse cause patologiche da parte del pediatra,  è molto probabile che vi sentiate dire che si tratta di coliche.
Le cause più comuni delle coliche:
L'intestino del bambino che nel neonato deve ancora "maturare",  la sua flora batterica non è ancora pienamente formata.
Inoltre, possono essere responsabili alcune allergie o intolleranze alimentari, soprattutto quelle alle proteine del latte o al lattosio che possono causare disturbi all'apparato digerente.
La dieta della mamma:
con l'allattamento al seno alcune componenti degli alimenti assunti dalla mamma possono passare al bambino. Bisognerebbe quindi eliminare, o almeno ridurre, quegli alimenti che possono causare fermentazioni, come latticini, cavoli, asparagi, carciofi, lieviti (in pane, pizza ecc.).

L'ansia e lo stress dei genitori
Oltre alle cause organiche, esistono poi fattori legati all'interazione madre-bambino e all'ambiente familiare: le coliche possono infatti essere più frequenti se i genitori sono inesperti o ansiosi.
In pratica: cosa fare quando il bambino piange:
- Per prima cosa verificare che il pianto non sia provocato da pannolino sporco, troppo caldo o freddo.
- Prendere poi in braccio il piccolo e provare a cullarlo tenendolo a pancia in giù.
-La mamma che allatta, può ricorrere ad una tisana adatta (sono a disposizione per fornire consigli appropriati)
- Si può provare a praticare un massaggio in senso orario nel pancino, oppure anche nel piedino. Ottimi i cuscinetti d'erbe o altro tipo noccioli di ciliegie da riscaldare in forno, appoggiandoli al pancino.

Inoltre, fonti Riza, evidenziano come le ultime ricerche evidenziano che il fermento lattico vivo L. reuteri migliora il comfort gastrointestinale e riduce il rischio di coliche gassose. 
Il pediatra potrebbe consigliare la somministrazione di questo fermento lattico al piccolo.
Lactobacillus reuteri. La soluzione efficace per il benessere del tuo bambino

Uno studio condotto all'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino dall'equipe del dott. Francesco Savino e pubblicato sulla rivista Pediatrics, ha dimostrato l'efficacia di un particolare tipo di fermento lattico vivo, il Lactobacillus reuteri, nel ridurre le coliche infantili.
La ricerca scientifica :
È stato osservato che i lattanti con coliche presentano una microflora intestinale diversa, caratterizzata da minore presenza di bifidobatteri e lattobacilli, con variazioni tra gli stessi lattobacilli intestinali. Il Lactobacillus lactis e il Lactobacillus brevis, produttori di alcol etilico e anidride carbonica, sono stati riscontrati solo nei lattanti con coliche gassose, mentre il Lactobacillus acidophilus è stato evidenziato solo nei lattanti che non presentano questo disturbo: questa diversità di ceppi potrebbe essere coinvolta nell'aumento del meteorismo tipico di tale patologia. Si è quindi ipotizzato che la somministrazione di fermenti lattici probiotici possa alleviare i sintomi delle colichee quindi favorire il benessere digestivo del lattante.

"Le ricerche condotte – afferma Francesco Savino - si sono concentrate sul Lactobacillus reuteri, una delle poche specie di Lactobacillus endogene del tratto gastrointestinale, talvolta riscontrato anche nel latte materno".

Nel corso della sperimentazione seguita a tali premesse, si è potuto constatare come la supplementazione con il Lactobacillus reuteri sia particolarmente efficace, migliorando significativamente la sintomatologia già a partire dal settimo giorno di terapia, con una riduzione della durata media di pianto di circa il 75% (da 370 a 95 min/die). Dopo tre settimane di trattamento, il tempo medio delle crisi di pianto nel gruppo di lattanti trattati con Lactobacillus reuteri era ridotto del 90%. Al contempo è stata confermata anche la piena sicurezza e tollerabilità dei fermenti lattici da parte dei neonati.

Perché il Lactobacillus reuteri è efficace :

Il fermento lattico L. reuteri può essere utilizzato in generale per garantire il benessere digestivo del bambino, perché grazie alla presenza dei lattobacilli favorisce una microflora più fisiologica ed inibisce la crescita di microrganismi patogeni tramite la produzione di sostanze con effetto antimicrobico.

fonte:www.riza.it

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