Lo svezzamento
Intendiamo con tale termine, il passaggio da una alimentazione esclusivamente lattea a quella solida.
Considerazioni teoriche
Il cibo migliore per il bambino è il latte materno; più a lungo gli viene fornito più ne trae vantaggio. Non esistono carenze alimentari dovute al latte materno perchè la composizione varia con la durata dell’ allattamento e si adegua alle esigenze del bambino che cresce; per cui non è per questo motivo che si sospenderà 1’ allattamento ma perchè il bambino stesso farà capire quando è giunto il suo momento per passare al cibo solido.
Segnalerà questa esigenza con: la dentizione, la capacità di stare seduto ( necessaria per deglutire i solidi), l’ interesse manifesto per i cibi degli adulti e con la conquista di sempre maggior autonomia. Quando si verificano queste condizioni si iniziano ad introdurre molto lentamente cibi diversi dal latte, conservando i pasti al seno in modo che il passaggio sia graduale e permetta al bambino di abituarsi. Il semplice fatto di diminuire l’attività di suzione del bambino farà diminuire progressivamente nella madre la produzione di latte che cesserà di pari passo alla conquista dell’ alimentazione solida.
L’ allattamento è il cordone ombelicale psicologico che lega madre e figlio e che va reciso gradualmente quando il bambino sviluppa una maggiore autonomia. E’ comunque molto raro che nella nostra società ci siano casi di svezzamento prolungato; c’è invece una spinta allo svezzamento rapido e una richiesta di atteggiamenti “ adulti “con relative approvazioni sociali. E’ quindi probabile che non si tema tanto l’eccessivo attaccamento al “ vizio “di succhiare, quanto l’ attaccamento al seno, con conseguenti “ insicurezze “ degli adulti troppo rapidamente e prematuramente allontanati da esso.
E’ un momento difficile per la madre, carico spesso di quella umana ambivalenza piena di dubbi e insicurezze. E’ comunque vero che il nostro ritmo attuale di vita ci impedisce di favorire l’allattamento prolungato e ci spinge sempre più verso uno svezzamento precoce e affrettato che non è però in armonia con il nostro ritmo naturale interiore.
Un po’ di storia:
Nella forma di organizzazione umana sociologica mente definita dalle attività di caccia e di raccolta non erano previsti per i bambini particolari cibi e quindi il bambino veniva svezzato direttamente con il cibo dell’ adulto perciò doveva saper masticare. Il momento in cui spuntavano i denti venne sicuramente individuato nell’ evoluzione della nostra specie come quello indicato per fornire al bambino cibi diversi dal latte in rapporto al suo sviluppo fisico.
Fino al termine dell’ 800 e all’ inizio del nostro secolo i bambini venivano allattati fin verso i 2 anni; attorno all’ anno al latte materno si aggiungeva un pò di pancotto di pane, acqua e olio crudo. Quando iniziavano a dare cibi solidi le mamme li premasticavano. La stessa procedura veniva attuata per ogni nuovo cibo finché il bambino non era in grado di mangiare da solo una minestra fatta con acqua e farina. Un manuale del 1940 suggerisce: . dai 7 ai 9 mesi il bambino può prendere una pappa e 4 poppate al seno; al dodicesimo mese si possono dare 2 minestre di tapioca, di orzo o di avena e permettergli di rosicchiare qualche biscotto o crosta di pane. Solo verso il 15 mese si può provare a dare un mezzo tuorlo d’ uovo nella pappa di mezzogiorno e, verso i due anni e mezzo si può cominciare a dare un pò di carne ma ben poca e solo se il bambino dimostri di gradirla molto.”
La cultura tradizionale italiana ha sempre privilegiato la lentezza non la fretta e il rispetto delle tappe culturali non la loro forzatura. Dopo un più stretto contatto con la cultura americana vengono completamente ribaltati i principi che per molti anni (secoli) avevano accompagnato la crescita nel nostro paese del bambino; inizia l’era del cibo in scatola, in polvere e preconfezionato, il ”moderno“ prende il posto della tradizione e si arriva alle aberrazioni degli anni sessanta (svezzamento al secondo mese di vita) dalle quali si sta faticosamente risalendo avendo visto, a vent’anni di distanza i problemi indotti da questo innaturale cambiamento. Lo svezzamento è un momento delicato per lo sviluppo del bambino: la madre gli rifiuta il cibo abituale, gli offre alimenti dal gusto diverso con consistenza definita, che esigono una digestione più lunga e laboriosa e che richiedono la posizione seduta. E’ una svolta, dopo quella della nascita, nella vita del bambino e dovrebbe rappresentare un momento di crescita non di frustrazione. La madre ha sempre dato il cibo buono, ora da un cibo che può anche non piacere e il bambino non ne comprende il perchè, interpretando questo comportamento come un negarsi della madre al loro rapporto.
Se lo svezzamento non è richiesto dal bambino stesso, può essere vissuto come un momento di insicurezza verso la madre; per questo motivo è necessario usare molte attenzioni verso i suoi segnali. Vi sono dei criteri fondamentali che devono presiedere alla decisione di svezzare il bambino mettendoci dalla sua parte, nel rispetto dei suoi bisogni e delle sue esigenze. Il momento dello svezzamento è assolutamente individuale e va quindi determinato in base alle esigenze specifiche di ogni bambino. Il momento in cui ad ogni bambino spuntano i denti non è casuale ma stabilito dalla natura in corrispondenza al momento in cui l’apparato digestivo è in grado di digerire i cibi che hanno bisogno di masticazione. Un’ alimentazione integrata con cibi solidi andrà avviata quando il bambino avrà iniziato la dentizione, sarà in grado di stare seduto correttamente e dimostrerà interesse per il cibo dell’ adulto. I tempi di queste manifestazioni sono tutt’altro che omogenei; non è utile fare confronti né tanto meno essere apprensivi per ipotetici ritardi.
Pre-svezzamento
Fino a che la madre ha latte non c’è alcun motivo per eliminarlo dalla dieta del bambino. Un passaggio lento e graduale è la migliore salvaguardia per un corretto svezzamento, con un avvicinamento lungo per dare modo al bambino di elaborare fisicamente e mentalmente ogni novità. In prospettiva di ciò tra i giochi del bambino si potrà inserire un cucchiaio per fargli conoscere-lo strumento con il quale fra poco dovrà alimentarsi. All’ interno della giornata, fra una pappa e l’altra, si potrà far assaggiare al bambino qualche cucchiaino dì brodi vegetali di singole verdure (carota, finocchio) o ancora meglio centrifugati di queste singole verdure e frutta (mela e pera) dati prima singolarmente, per due o tre giorni, e diluiti con poca acqua, poi successivamente mescolati in una stessa bevanda, che risulta decisamente più buona dal punto di vista gustativo. I primi giorni saranno pochi i cucchiaini di centrifugato presi dal bambino, successivamente diventeranno vere e proprie bevande per le sue merende ricche di vitamine e sali minerali. Dopo aver fatto assaggiare pera e mela in centrifugato si potrà cominciare a grattugiare questa frutta, dandola fra una pappa e l’altra, per cominciare un inserimento molto graduale di fibre tenere e delicate per non irritare la delicata mucosa intestinale.
Questi assaggi, oltre ad abituare le papille gustative a sapori diversi da quello del latte faranno sì che quando si arriverà allo svezzamento vero e proprio, il gusto degli alimenti non sarà troppo forte per il palato del bambino e lo stomaco sarà più pronto a digerire alimenti diversi dal latte-e si preparerà la flora batterica intestinale ai nuovi cibi, inserendo gradualmente nuovi sapori e nuovi strumenti, il bambino sarà in grado, quando la sua maturazione lo permetterà, di disinteressarsi al seno e di essere lui il protagonista della scelta di crescere: è lui che può fare a meno del seno della madre e non la madre che lo abbandona. La gradualità va tenuta presente in ogni aspetto dello svezzamento: nell’ epoca d’inizio, nell’ introduzione di nuovi cibi, nel richiedergli di accettare il nuovo modo di alimentarsi. La mentalità corrente verso il bambino che cresce è invece contraddistinta dalla fretta: si considera positivo tutto ciò che avviene in anticipo rispetto alla media (l’elogio al bambino precoce). La crescita armoniosa va rispettata, le tappe non vanno forzate e questo non significa ritardare l’autonomia del bambino ma fornirgli una maggiore sicurezza e una base più forte.
Il bambino va lasciato mangiare senza fretta; è meglio preventivare un tempo lungo per il pasto per non essere costretti a forzano con il risultato di renderlo nervoso. Se non si dispone di almeno mezz’ora o tre quarti d’ora è preferibile affidare ad altri il compito del pasto piuttosto che rendere il momento sgradevole per entrambi. Il clima in cui si svolge il pranzo ha grande importanza per l’appetito del bambino, come quello dell’adulto.
Le abitudini alimentari che ci accompagnano per tutta la vita si acquistano nella primissima infanzia, nutrire deve diventare una attività-spontanea e possibilmente - priva di pregiudizi ma naturale fonte di piacere. La vita del bambino è fatta anche di piccoli accorgimenti che gli rendono gradevole il pasto:
la pulizia; la comodità della posizione, la possibilità di vedere e toccare ciò che ha davanti....
Il bambino ama toccare gli oggetti che ha intorno, le cose che gli appartengono, i cucchiai, la tovaglia, i piatti, il cibo e adora mangiare con le dita. Il suo organo di conoscenza nei primi mesi di vita è la bocca, ora inizia ad usare anche le mani e attraverso il tatto conosce ed esperimenta. Nel primo periodo ovviamente non sarà in grado di mangiare da solo e sarà più il cibo sparso che quello effettivamente che entra in bocca. Bisogna avere pazienza e farlo sentire rilassato. Mentre lo si imbocca lo si lasci maneggiare il cucchiaio per aiutarlo ad imparare ad usarlo.
Il bambino deve essere messo in grado di riconoscere le proprie stoviglie e capire fin dai preparativi che sta per arrivare il pasto. Si eviti di servire le portate nello stesso piatto o di mescolare tutto in un’ unica” sbobba” . Deve essere garantita la massima igiene sia per le sue cose che per l’ambiente utilizzando detergenti atossici.
Principio fondamentale dell’ alimentazione naturale che deve essere un’ obiettivo nella fase di svezzamento, è l’alimento biologico cioè non manipolato nella sua coltivazione con sostanze chimiche e non elaborato industrialmente. Ciò significa utilizzare alimenti il più possibile simili al loro stato originale, quello che ci offre la natura, quindi non sbiancato, non inscatolato, non omogeneizzato.
Il primo passo è puntare sui cibi integrali perchè mantengono integre le componenti necessarie al nostro equilibrio organico e aiutano le funzioni digestive con l’ apporto di fibra, diminuendo la possibilità di fermentazioni intestinali, di stitichezza con relativo accumulo di scorie, e la propensione all’obesità. L’intestino acquisirà la preziosa abitudine a funzionare regolarmente evitando l’inquinamento dell’ organismo e le malattie che ne seguono (colite, gastrite, reumatismi, disturbi di pelle, infezioni respiratorie, obesità, cellulite...). I cibi integrali inoltre non vengono sterilizzati; consumando alimenti genuini, crudi, freschi, forniti della loro flora batterica naturale e dei loro enzimi, si contribuirà a costruire o ad integrare la flora batterica simbiotica presente sulla superficie delle cavità del corpo umano. Questa flora batterica è costituita da decine di milioni di microrganismi che hanno un ruolo importante nella digestione, nella sintesi di fattori nutritivi e, soprattutto, nel contrastare l’annidamento dei microbi e degli altri microrganismi che potrebbero determinare l’insorgere di malattie. In particolare, riferendosi a bambini in fase di inizio svezzamento, il concetto di alimento integrale, sopratutto riferito ai cereali e quindi alle farine, precotte e integrali, va inteso come un’ integralità del chicco di cereale che viene macinato completo anche del suo germe, ricco di acidi grassi essenziali, vitamine, sali minerali, oltre che della parte amidacea e della fibra esterna più tenera, per evitare l’irritazione della mucosa intestinale. L’inserimento di alimenti integrali nell’ alimentazione del bambino dovrà comunque essere molto graduale e favorire soprattutto quelli di tipo fermentato. Per i bambini che siano stati allattati con latte sterilizzato, sarà fondamentale l’introduzione di cibi “ vivi” perchè i batteri in essi contenuti, producono vitamine (B12 e K) che aiutano l’assorbimento, aumentandolo o diminuendolo in base alle esigenze organiche, proteggono dalla proliferazione di germi patogeni, favoriscono con la produzione di stimoline e con la loro stessa massa, la defecazione ( il 30-40% delle feci è ‘costituito da batteri). Un buon equilibrio della flora può essere garantito da alimenti ricchi di colonie di microrganismi: lievito di birra, crauti naturali, lievito vivo..:
Per conservare questo equilibrio vanno evitati i trattamenti antibiotici e l’uso di disinfettanti che eliminano oltre ai microbi dannosi anche i componenti buoni della flora batterica. La specie più importante dei microrganismi che compongono la flora batterica è quella dei lattobacilli, abbondante in cibi che il bambino può assumere fin dall’inizio dello svezzamento come lo yogurt e i vegetali freschi.
Talvolta la nocività o l’inopportunità non sono caratteristiche di un alimento ma dell’associazione di alimenti che impegnano l’organismo in processi digestivi contrastanti. Si tratta spesso di abitudini comuni e diffuse per cui è bene richiamare i principi fondamentali cui attenersi nell’ accostare i cibi (questo è particolarmente importante durante lo svezzamento):
- EVITARE di combinare proteine e amidi ( carne con cereali... ). La digestione degli amidi inizia in bocca a opera della ptialina, un enzima salivare che agisce solo in ambiente alcalino. La digestione delle proteine inizia invece nello stomaco e richiede un succo gastrico fortemente acido. Quando si mangiano amidi il succo gastrico nelle prime due ore è scarsamente acido, poi l’acidità aumenta per digerire la componente proteica dei cereali; se contemporaneamente si mangia carne, il succo gastrico risulta fortemente acido sin dall’ inizio e pertanto la digestione degli amidi è rallentata.
- EVITARE la combinazione di alimenti proteici diversi nello stesso pasto ( carne, uova, noci, pesce, fagioli, formaggio....) perché richiedono tempo ed enzimi diversi di digestione creando spesso fermentazioni
- EVITARE frutta e dolci dopo il pasto: la frutta ha una digestione facilissima e rapidissima passando direttamente nell’ intestino dove viene assorbita; se viene assunta a fine pasto segue il destino degli altri alimenti e resta per varie ore nell’ ambiente caldo-umido dello stomaco dove lo zucchero fermenta e inibisce la secrezione dei succhi digestivi rallentando tutto il processo.
- EVITARE di assumere sostanze acide ( aceto, limone ) perché inattivano la ptialina rallentando la digestione degli amidi.
Queste associazioni incongrue causano un prolungato impegno intestinale rendendo il bambino irritato e poco disposto al sonno, inoltre digerendo e utilizzando in maniera incompleta i cibi, il bambino non cresce a sufficienza.
I residui digestivi vanno incontro a processi fermentativi, con sviluppo di sostanze tossiche che, oltre a disturbare il bambino con coliche gassose, mal di pancia, difficoltà di evacuazione, vengono in larga parte riassorbite indebolendo le difese organiche. Questa situazione sfavorevole alla vita della flora batterica intestinale favorisce lo sviluppo di flora patogena e quindi l’insorgenza di varie patologie.
Pratica dello svezzamento
L’epoca di svezzamento sarà diverso per i bambini alimentati al seno e per quelli nutriti artificialmente. Con l’allattamento materno l’alimentazione esclusivamente lattea potrà essere protratta fino agli 8-9 mesi del bambino, ma anche con l’alimentazione artificiale non c’è bisogno di introdurre cibi diversi dal latte prima del 6° mese. Fino al 6° mese gli enzimi prodotti non sono maturi, non sono ancora in grado di metabolizzare i cibi per permettere all’ organismo di utilizzare gli elementi nutritivi. L organismo del bambino produce in quantità sufficiente un solo enzima,la lattasi, adatto alla scomposizione del lattosio. Se si introducono cibi diversi prima dei 6 mesi, lo stomaco deve compiere un lavoro per il quale non è ancora adatto e possono insorgere intolleranze e allergie alimentari.
Per evitare problemi di intolleranze alimentari si sono creati alimenti privi di componenti per le quali l’organismo infantile non è ancora adatto, ad esempio i cibi degluteinati I cibi senza glutine sono stati creati per chi soffre di” Morbo Celiaco” una particolare intolleranza dell’ intestino al glutine presente nei cibi (grano e cereali) che si presenta su i bambino ogni 2000, e non per i bambini sani per i quali l’intolleranza è la conseguenza di un precoce svezzamento.
L’ avvio dello svezzamento
Per lo svezzamento si sceglierà un periodo in cui il bambino stia bene, lontano da cambiamenti di ambiente, da vaccinazioni varie, un periodo cioè senza particolari avvenimenti o eccessivo caldo (piena estate). Lo svezzamento deve essere avviato dalla persona che ha seguito fino a quel momento l’alimentazione. Introducendo la pappa al pasto di mezzogiorno, sarà più agevole in giornata osservare le reazioni del bambino al nuovo cibo (rigurgiti, coliche, irrequietezza, diarrea) così da tenerne conto nei giorni seguenti.
Fino ad un anno di vita, se si hanno a disposizione buoni cereali integrali, frutta e ortaggi sani, non esiste alcun problema di carenze. Sarà molto vantaggioso per il bambino e i genitori abituarsi all’ uso di germe di grano e lievito di birra, alimenti rinforzanti che aiutano le funzioni digestive, concorrono alla fissazione del calcio e contengono vitamine e sali minerali oltre che una buona percentuale di aminoacidi.
Metodi di cottura
Vapore; indicato per verdure e carni. Si utilizza l’ apposito cestello e l’ acqua si tiene per diluire le creme perchè è ricca di sali minerali
Forno; al cartoccio con speciale carta da forno o alluminio. Si cuoce per circa 20 minuti a 180°. Adatto per verdure e frutta.
Lessare; si taglia a piccoli pezzi la verdura e la frutta e si cuoce a fuoco bassissimo per 10-15 minuti, con poca acqua per evitare di bruciare gli alimenti.
Mai usare oli o grassi cotti. Non aggiungere sale o zucchero fino ad 1 anno di età.
Consistenza delle pappe
All’ inizio saranno creme semi fluide tipo purea, dopo qualche tempo saranno più dense e, successivamente, le verdure e i cereali saranno a pezzetti sempre più grossi (prima passati al passaverdura, poi tritati finemente, poi a pezzetti più grossi...) a seconda della capacità masticatoria e della crescita del bambino.
Elenco per l’introduzione graduale dei cibi
Come procedere con il brodo vegetale per rispettare il più possibile il principio di gradualità di inserimento degli alimenti anche la preparazione del brodo vegetale dovrà rispettare certi criteri.
Vi consiglio di aggiungere la verdura nuova ogni 2 giorni, così da avere il tempo di verificare l’effetto sul bambino. Quindi mettete nella pentola 500-600 cc. di acqua fredda, che vi basterà per farvi un brodo per due giorni, nel quale spezzettare una carota e un pezzo di zucca se è stagione.
Far cuocere 20-25 minuti su fuoco medio, non di più, per non perdere completamente vitamine e sali minerali. Ogni 2 giorni si aggiungerà alla prima una alla volta le verdure elencate: bietola o lattuga ( lassativa e sedativa ), porro o cipollotto fresco, zucchina (non in inverno che “fa muco”) o finocchio, cavolfiore o fagiolini, sedano. Conservate in frigorifero e non usare alla fine più di 5 o 6 verdure, per non dilungare troppo la fase di pappe fatte con il semplice brodo. Una volta completato il brodo vegetale procedendo allo stesso modo e con la stessa sequenza si comincerà a passare con il passaverdura manuale, la prima verdura inserita nel brodo e ogni 2 giorni si aggiungerà al passato quella successiva fino ad avere il brodo completo più il passato completo di tutte le verdure che avete utilizzato. Per ottenere questo risultato ci metterete circa una ventina di giorni nei quali sarà necessario impegnarsi maggiormente nella preparazione del pasto del bambino. Successivamente, potete velocizzare i tempi preparando il passato con il brodo una volta per settimana e confezionando contenitori monodose da mettere in freezer. Nel momento in cui occorrerà utilizzare anche la verdura bollita e non solo il brodo, consiglio di utilizzare la cottura a vapore delle verdure dove si otterà comunque il brodo per miscelare le farine e le verdure cotte a vapore, saranno più saporite, più ricche di vitamine e sali minerali
Come procedere per confezionare la prima pappa
Una volta ottenuto il brodo vegetale sarete pronte per preparare la prima pappa con questo schema di base:
20-25 gr. farina precotta (l’integrale della Holle )di riso o mais + brodo quanto basta per miscelare la farina e renderla una consistente crema che stia sul cucchiaio
5 gr. di olio extra vergine di oliva o olio di semi di girasole spremuti a freddo (1 cucchiaino)
5 gr. di parmigiano reggiano grattugiato ben stagionato o lievito di birra in scaglie. Un pizzico di erbe aromatiche fresche tritate; prezzemolo, basilico, erba cipollina o semi di sesamo tostati leggermente e pestati per dare un po’ di sapore in più alle pappe.
A questa di pappa, procedendo con l’ inserimento delle verdure nel brodo, si aggiungerà poi 2 o3 cucchiai di passato a fine cottura e dopo un mese circa dall’ inizio dello svezzamento potrete inserire cucchiaio da minestra di ricotta fresca di pecora o mista di capra, volendo tutti i giorni o a giorni alterni; sarà il primo alimento proteico animale nell’ alimentazione del bambino, senza essere un formaggio, con una digeribilità perfetta per i bambini all’inizio dell’ alimentazione. In questo schema di base si inseriranno i successivi cambiamenti relativi al tipo di cereale, al cambiare delle verdure di stagione, all’ inserimento di nuovi cibi proteici vegetali e animali meglio specificati nello schema successivo.
Indicativamente ecco gli alimenti che potrete utilizzare
1 mese di svezzamento (6 mesi)
-cereali ; riso, mais e tapioca miscela di farine
-verdure cotte; carote, fagiolini, porro o cipolla, zucchine, bietola o lattuga, sedano.
-frutta cruda; mela, pera, prugna ( poca ) estiva
2° mese di svezzamento (7 mesi)
-cereali; avena, miglio, frumento in farina ( se ancora apprezzate) o in miscele di fiocchi
-verdure cotte; sedano, cavoli, zucca, rapa, finocchio, cuori di carciofo
-frutta cruda; mele, pere, melone, uva, ciliege
-ricotta fresca
3° e 4° mese di svezzamento (8-9 mesi)
-cereali; tutti i precedenti anche misti, kokoh, grano saraceno (poco) cous-cous pastine piccole
-verdure cotte; barbabietole, broccoli, cicoria, cavoiflori, porri (nel brodo), patate (poche)
-verdure crude; prezzemolo, spinaci (tritati finemente nelle creme), basilico carota
-frutta cruda; uva (togliere gli acini), prugne, pesche
5° mese di svezzamento ( 10 mesi)
-cereali; pane, biscotti, pastina, tutti i cereali alternati
-verdure cotte; legumi ( piselli, fagioli, lenticchie, ceci ) ben cotti e passati senza buccia da unire in piccole dosi (un cucchiaio) alle pappe i volta la settimana a pranzo
-verdure crude; finocchio, sedano, zucchine
-frutta cruda; fragole, nespole, frutti di bosco; noci e banana biologica
Esempi di menù tipo (indicativi)
Pre-svezzamento
-colazione: pasto al seno
-merenda: 1 cucchiaino di succo di carota
-pranzo: al seno oppure crema di riso
-spuntino: succo di mela o, dopo alcuni giorni purea di mele
-merenda: latte al seno
-cena: latte al seno
-sera: latte al seno
1° mese di svezzamento
-colazione: pasto al seno
-merenda: mela grattugiata o in purea
-pranzo: crema di riso con brodo di verdure e in seguito passato delle stesse
verdure
-spuntino: succo di mela o di pera
-merenda: pasto al seno
-sera: pasto al seno (se lo vuole)
2° mese di svezzamento -
-colazione: pasto al seno
-merenda: purea di mele o pere
-pranzo: crema di avena o multicereali con zucca o passato di verdure miste e
prezzemolo e un cucchiaio di ricotta
-merenda: pasto al seno
-spuntino: pera grattugiata
-cena: crema di finocchi e zucca
3° mese di svezzamento
-colazione: latte al seno
-merenda: frutte crude o yogurt
-pranzo: fiocchi misti con piselli freschi e zucchine più un cucchiaio di prezzemolo
o spinaci tritati finemente
-merenda: succo di carota e uva o mela e pera
-spuntino: ci-crea di mele con biscotto o muesli granulare
-cena: crema di avena o multicereali con carote tritate finissime e cuore di carciofo
4° mese di svezzamento
-colazione: pasto al seno
-merenda: frutta grattugiata con germe di grano o qualche noce finemente tritata o muesli granulare
-pranzo: cous-cous o miglio o pastina con un cucchiaio di fagioli lessi e passati con bietola e carote o porri
-merenda: frutta fresca o pasto al seno
-cena: crema di verdure con ricotta prezzemolo e germe di grano
Ricette per Io svezzamento
I cereali
I principali sono il riso, il grano, l’ orzo, il miglio, il grano saraceno, il mais, l’avena e la segale.
Vanno dati al bambino sotto forma di farine ( precotte ), fiocchi, chicchi o pastina, a seconda dell’età e della tolleranza. Allo stato integrale appostano carboidrati, proteine, fibre, vitamine del gruppo B ed E, diversi sali minerali e oligoelementi.
Crema di cereali ( precotta)
-2 cucchiai di crema ( di riso, orzo, avena)
-2 dl di acqua o brodo di verdura
Mescolare a freddo e fare cuocere per 3-5’ mescolando bene; aggiungere un po’ di brodo per diluirla se risultasse molto densa.
Si accompagna bene con le creme di verdure, si condisce con un cucchiaino ( 5 gr) d’ olio di oliva extra vergine o olio di semi dì girasole spremuto a freddo, parmigiano e prezzemolo finemente tritato.
Farina tostata ( non precotta)
Per rendere più digeribile le farine di cereali si tostano mettendone 4-5 cucchiai in una padella fredda, si pone sul fuoco basso mescolando fino a farla dorare leggermente ( 4-5’). Si conserva in un barattolo e si usa come se fosse una crema di cereali.
Decotto di cereali (latte vegetale)
Energetico e rinfrescante, adatto contro la disidratazione da odore eccessivo o dopo una malattia. Si prepara una miscela di avena, orzo e frumento (riso se c’è diarrea) in chicchi e in parti uguali; si prendono 4-5 cucchiai di miscela e si fanno cuocere in un litro d acqua a fuoco bassissimo per 1 ora senza coperchio. Filtrare con una garza o colino a maglie fitte. Usate il brodo per diluire le pappe di verdura o di frutta. Usate il decotto di cereali nel pre-svezzamento a cucchiaini
Fiocchi di cereali
Perle prime pappe si frullano con il liquido scelto (brodo di verdura o di cereali) per rompere la fibra che può irritare. Si usa un cucchiaio di fiocchi per 2 dl di acqua e si cuociono per 5’ circa.
Usate 2 cucchiai di fiocchi quando il bambino cresce. Vanno cotti a fuoco basso mescolando sempre.
Semolino
2 cucchiai rasi per 2,5 dl di brodo; cuocete per 5-8’ mescolando a fuoco basso.
Pancottino
-2-3 cucchiai di pane integrale di buona qualità grattugiato;
-2-3 dl di brodo di verdure
Ammollare il tutto per mezz’ora e poi cuocere a fuoco basso per 3-4’. Condire con olio di oliva extra vergine e parmigiano
Pastina
Dopo 1’ anno di età ( ma anche prima) si può dare la pastina piccola integrale facendola cuocere bene nel brodo di verdura senza usare sale.
I cereali possono essere conditi con:
-1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva o di girasole spremuto a freddo;
-1 cucchiaino di parmigiano;
-1 cucchiaio di ricotta fresca,
-1 cucchiaino di prezzemolo;
-mezzo cucchiaino di gomasio per bambini che hanno superato l’anno di età;
-1 cucchiaino di germe di grano;
-1 cucchiaino di lievito di birra:
Cercate di alternare i diversi condimenti per abituano ai sapori e per assicurargli fonti diverse di vitamine.
Gomasio per bambini
-20 cucchiaini di semi di sesamo integrale;
-mezzo cucchiaino di sale marino integrale.
Mettete il tutto in una padella grossa e fate tostare a fuoco basso fino a che diventa dorato ed emana un delicato aroma di tostato. Quando è freddo macinare finissimamente con un mixer e usare questa polverina in piccole dosi sulle pappe. Si conserva per due settimane in un vaso di vetro chiuso al buio.
Usatelo anche voi in abbondanza al posto del sale, rinforza gli organi digestivi e migliora lo stato della pelle e dei capelli.
Le verdure
Sono tutte adatte ad un uso abbondante e frequente. Si iniziano a dare dal primo mese di svezzamento partendo dalle verdure più digeribili (carote, zucchine, zucca gialla, sedano ) fino alle più ricche ( cavolo, verza, cavolini, cipolla, porri, aglio, spinaci). Sono le principali fonti di vitamine, di sali minerali, fibre e acqua, indispensabili per tutti i processi metabolici dell’organismo, aiutano la crescita e a mantenere la salute. E’ necessario cuocerle poco e in poca acqua per non perdere le loro ricchezze nutritive. I metodi più indicati sono al vapore e al forno oppure stufate in poca acqua o brodo. Si accompagnano ai cereali, ai legumi, al pesce e alla carne. Cercate di fare sperimentare al bambino il maggior numero di verdure diverse per fargli scoprire il gusto e i sapori e abituano a scegliere.
Brodo di verdure
In 250cc di acqua mettere 1 carota e un pezzetto di zucca, fare bollire per 20’ e filtrare. Si da al bambino a cucchiaiate poi si aggiunge di volta in volta le verdure diverse aumentando un po’ le proporzioni dell’acqua ( es. spinaci,sedano, zucchine, piselli freschi, prezzemolo). Si usa il brodo per diluire le creme di cereali, le verdure cotte si passano e si fanno passati di verdura da aggiungere alle pappe di cereali.
Purea di carote
Mettete le carote a cuocere al vapore per 10-20 o in un tegame con poca acqua. frullate con un p0’ di liquido di cottura. Aggiungete I cucchiaio di olio extra vergine e prezzemolo tritato.
I legumi
Sono i semi delle leguminose ( fagioli, piselli, ceci, lenticchie, soia, fave). Contengono ferro, potassio e calcio, amido vitamine del gruppo B, grassi e molte proteine. Combinandoli con i cereali si ottiene un pasto completo e nutrizionalmente equilibrato. I legumi sono un buon alimento per i bambini ma rischiano di provocare fermentazione intestinale e di risultare indigesti se non vengono preparati nella maniera adatta. I legumi secchi vanno messi in ammollo per 12-24 ore rimuovendo spesso l’ acqua per eliminare le sostanze tossiche idrosolubili, poi vanno cotti in acqua fresca aggiungendo alloro, timo o alga kombu che li rendono digeribili. Al bambino possono essere serviti una volta alla settimana, 1 cucchiaio grande nella minestra, passati per togliere la buccia iniziando con i piselli e i fagioli freschi che sono più digeribili a partire dal 3-4 mese di svezzamento ( 10°-11° mese di età).
Dopo l’anno di età si possono servire anche come piatto unico come purea o con verdure fresche. Quando il bambino è più grande accompagnate i suoi cereali con un cucchiaio o due di legumi.
— Riso e ceci
-1 tazza di riso integrale
-1 cucchiaio di ceci secchi
-1 carota, 1/2 patata, l/2cipolla, 1/2 zucchina
Mettere a bagno 12-24 ore i ceci. Farli cuocere con la cipolla per 1 ora e 30 poi aggiungere le altre verdure, alloro e timo. Dopo mezz’ora aggiungere il riso e spegnere, frullare o passare con il passaverdure. Condite con un cucchiaio di olio extra vergine e gomasio.
Allo stesso modo potete fare riso e fagioli, riso e lenticchie oppure l’orzo e il miglio sempre con un legume a piacere.
Adatto dopo il primo anno di età quando il bambino è già svezzato da alcuni mesi.
Piselli spezzati
Si trovano già pronti essiccati, si cuociono in 1 ora riducendosi in purea. Basta aggiungere poi olio, gomasio e prezzemolo fresco oppure verdure ridotte in purea.
Le uova
E’ bene iniziare a dare l’uovo fresco verso 1’anno e mezzo; prima l’organismo non è ancora ben preparato per le complicate trasformazioni necessarie alla digestione delle uova per cui possono produrre fermentazioni intestinali. All’inizio date solamente il tuono crudo in piccole quantità per vedere la tolleranza; dateglielo da solo per vedere se gli piace, poi dategliene mezzo una volta alla settimana poi passate ad 1 uovo una volta alla settimana. Quando introducete anche l’albume dateglielo cotto, cuocete prima l’albume e poi a crudo aggiungete il tuono ( uova strapazzate). Non dategliene mai più di una alla settimana. L’uovo è ricchissimo di vitamina A, grassi, lecitine e ferro; è un alimento concentrato utile ma elaborato da digerire. Dategliene poco e non spesso.
La carne e il pesce
Il bambino non ha bisogno delle fibre della carne, qualunque sia la scelta della famiglia in questo senso, non va mai data prima dell’anno di vita almeno fino a quando non sono cresciuti i canini e i molari. Non va mai data più di una volta o due la settimana. Sono indicate le carni di coniglio, piccione, cavallo e agnello, meno inquinate e più digeribili. Evitate il vitello e preferite il manzo. Cuocetela a vapore fra due piatti posti su una pentola in ebollizione al cartoccio al forno. Non usate carne di maiale e carne macinata (facilmente contaminabile da batteri).
Anche il pesce va dato quando il bambino è grandicello (intorno all’ anno e mezzo ); fate attenzione che sia fresco e che non dia intolleranza, cosa molto frequente! Usate pesce magro o semigrasso (merluzzo o tonno) con molta polpa e poche lische. Cuocetelo al forno o al vapore, al cantuccio con verdure ed aromi.
Sia la carne che il pesce vanno accompagnati solo da verdure e non da cereali o legumi per non affaticare la digestione.
Ricette vegetariane con uova latte e derivati
Da 5 a 12 mesi
Creme di cereali in brodo vegetale
Si possono fare creme di riso, di avena,di orzo,di frumento, ecc. Si preparano tutte allo stesso modo. Come inizio è bene usare crema di riso oppure crema di mais e tapioca perchè prive di glutine. Sono farine precotte che si trovano in commercio. Oppure si possono usare le creme o le farine in preparazioni casalinghe tostate in forno e rese più digeribili dalla tostatura.
-200 gr di brodo vegetale, 2-3 cucchiai da tavola di crema di cereali (20 gr. ), un cucchiaino di olio di oliva un cucchiaino di parmigiano reggiano grattugiato oppure 1/2 cucchiaio di ricotta mista (dopo 8-10 giorni 1 cucchiaio di ricotta). Preparazione: Stemperare o meglio frullare la crema di riso in brodo vegetale. Portare lentamente a bollire o cuocere per 20 minuti (per le creme precotte del commercio bastano 3-5 minuti) rimestando con un cucchiaio di legno. Eventualmente aggiungere altro brodo vegetale. Togliere poi dal fuoco e aggiungere l’olio di oliva, il formaggio grattugiato o la ricotta. Per aumentare il valore nutritivo, come abbiamo già visto, si può aggiungere 1/4 di cucchiaino di lievito di birra.
Kokoh
E’ una farina composta da 5 cereali provenienti da colture biologiche: riso, orzo, frumento, avena, miglio, farina di sesamo e di soia. E’ molto nutriente e facile da digerire. Esiste il tipo normale e il tipo precotto.
Preparazione: Si cuoce in 200 gr. di brodo di verdura, 20 gr. di kokoh per due minuti il tipo istantaneo e per 15 minuti il tipo normale. Si aggiunge 1 cucchiaino di olio di oliva e formaggio grana grattugiato. In seguito si aumenterà gradualmente la percentuale di kokoh (30 gr. a 8-9 mesi). Il kokoh può essere cotto anche in latte diluito con acqua.
Fiocchi di cereali
Si preparano come le creme poichè solo la consistenza è diversa e la pappa rimane più granulosa. Esistono i fiocchi normali e i fiocchi precotti, varierà quindi il tempo di cottura. I fiocchi integrali vanno cotti un po’ più a lungo.
Semolino
Si prepara come le creme. Il semolino di riso è più digeribile di quello di grano.
Pappa alla tapioca
200-250 gr. di brodo vegetale, un cucchiaio da tavola di tapioca, un cucchiaino di olio di oliva, un cucchiaino di parmigiano grattugiato.
Preparazione: Quando il brodo bolle aggiungere a pioggia la tapioca e cuocere per 5-6 minuti rimestando continuamente con un cucchiaio di legno. A cottura ultimata aggiungere 1’ olio e il formaggio grattugiato.
- Pastina in brodo
200-250 gr. di brodo di verdura, pastina 20gr. A cottura ultimata aggiungere olio di oliva e formaggio parmigiano o ricotta mista. Aggiungere 1-2 cucchiai di passato di verdura.
Minestra di pane grattugiato
250 gr. di brodo vegetale, 3 cucchiai di pane grattugiato o 3-4 fette biscottate sbriciolate, olio di oliva e formaggio parmigiano.
Preparazione: Cuocere per 10 minuti il pangrattato nel brodo vegetale a fuoco moderato. Prima di servire aggiungere 1’ olio d’ oliva e il formaggio parmigiano
Minestra di ricotta
200-250 gr. di brodo vegetale, 40-50 gr. di crema di cereali, un cucchiaio di olio di oliva, 2 cucchiai di passato di verdura.
Preparazione: Cuocere la crema di cereali nel brodo di verdura per 15 minuti. A parte sciogliere la ricotta e i cucchiai di passato di verdura in poco brodo e quando sarà diventato sufficientemente cremosa si incorpora alla pappa. Si aggiunge l’olio di oliva.
Minestra con spinaci
100 gr. di spinaci, 1 patata di media grandezza, qualche foglia di lattuga, formaggio grana grattugiato o 30 gr. di ricotta, prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di olio di oliva.
Preparazione: lavare bene gli spinaci e le foglie di lattuga, sbucciare la patata e tagliarla a pezzetti, mettere tutte le verdure in una casseruola con acqua. Coprite e cuocere a fuoco moderato per 20 minuti circa. Frullare il brodo e verdure aggiungere e amalgamare l’olio di oliva, la ricotta oppure il parmigiano e un pizzico di prezzemolo tritato finemente. Servire.
Minestrone
25 gr. di bietola o coste, 25 gr. insalata lattuga, 1 foglia di verza, 1 pizzico di foglia di rosmarino, 1 patata, 1/4 di cipolla, 1 carota, 2 fette di pane, 2 cucchiaini di olio di oliva, 1 cucchiaino di formaggio parmigiano.
Preparazione: Cuocere le verdure tagliate a pezzetti in acqua per 40 minuti a fuoco lento. A parte far tostare le fette di pane sulla griglia, sulle fette di pane mettere un cucchiaino di olio di oliva. Versare il minestrone sopra le fette di pane e completare il piatto con il formaggio grattugiato. Questo piatto è adatto dopo 1’ anno di età. Se usato prima dell’ aiuto è bene passare le verdure ed eventualmente anche le fette di pane.
Capellini asciutti
Un pomodoro fresco, 30 gr. di capellini, I cucchiaino di olio di oliva, un cucchiaio di grana grattugiato.
Preparazione: Immergere il pomodoro fresco in acqua bollente, pelarlo e passarlo al setaccio, cuocetelo a bagno maria. A parte cuocete i capellini per 10 minuti in acqua leggermente salata, scolarli, aggiungere il pomodoro, 1’olio d’ oliva e il formaggio.
Prepariamo l'Hummus di ceci, ovvero proteine e ferro in un piatto delizioso!
occorrente:
250 gr di ceci (se secchi, ammollati con pezzetto di 1 cm. di alga kombu e poi lessati in acqua con una foglia di alloro),
1 cucchiaio scarso di tahin,
1 cucchiaio di succo di limone,
(variante non di ricetta base:1 cucchiaio di yogurt greco),
prezzemolo qb,
aglio (un pezzetto o spicchio medio piccolo),
pezzetto di cipolla(un quarto di quelle rosse),
Passa al mixer i ceci con i vari ingredienti scelti, anche a seconda della tabella di inserimento o di rotazione degli alimenti, fino ad ottenere un composto denso. Lasciate riposare per un'oretta (soprattutto se usato lo yoghurt greco).
La tradizione araba non prevede yoghurt ma prevede di servirlo con pane pitta, ottimo suggerimento per i componenti già svezzati della famiglia.
il pane pitta può essere sostituito dal pane carasau e decorato con pinoli tostati, oppure integrato con olio e un po' di aceto balsamico... o anche con capperi e pomodorini secchi.
Con un pò di fantasia arricchirete di gioia il vostro piatto e quello di tutta la vostra famiglia.
occorrente:
250 gr di ceci (se secchi, ammollati con pezzetto di 1 cm. di alga kombu e poi lessati in acqua con una foglia di alloro),
1 cucchiaio scarso di tahin,
1 cucchiaio di succo di limone,
(variante non di ricetta base:1 cucchiaio di yogurt greco),
prezzemolo qb,
aglio (un pezzetto o spicchio medio piccolo),
pezzetto di cipolla(un quarto di quelle rosse),
Passa al mixer i ceci con i vari ingredienti scelti, anche a seconda della tabella di inserimento o di rotazione degli alimenti, fino ad ottenere un composto denso. Lasciate riposare per un'oretta (soprattutto se usato lo yoghurt greco).
La tradizione araba non prevede yoghurt ma prevede di servirlo con pane pitta, ottimo suggerimento per i componenti già svezzati della famiglia.
il pane pitta può essere sostituito dal pane carasau e decorato con pinoli tostati, oppure integrato con olio e un po' di aceto balsamico... o anche con capperi e pomodorini secchi.
Con un pò di fantasia arricchirete di gioia il vostro piatto e quello di tutta la vostra famiglia.
Considerazioni sull’ alimentazione
Introduzione
La grande disponibilità di prodotti
alimentari è accompagnata dal vertiginoso aumento delle malattie legate alla
scorretta alimentazione. La cucina tradizionale, che utilizzava come base
cereali e verdure, è praticamente scomparsa per lasciare il posto alla cucina
industriale che utilizza sopratutto alimenti denaturati, sterilizzati e ricchi
di sostanze sintetiche per la conservazione e l’aromatizzazione. I dati
statistici sanitari dimostrano come, nel corso degli ultimi settant’anni, sono
aumentate le malattie cardio-vascolari, quelle metaboliche e l’ obesità in
parallelo con la trasformazione delle abitudini alimentari. La nostra
alimentazione attuale è limitata e impoverita di alimenti essenziali pur
apportando molte calorie che favoriscono l’accumulo di grassi. L’ intossicazione alimentare non si manifesta
subito ma dopo molti anni, la degenerazione organica è lenta perché il nostro
organismo dispone di meccanismi di adattamento tra i migliori che gli
permettono di tollerare, per lungo tempo, sia l’azione delle sostanze
inquinanti, sia gli eccessi e i difetti dietetici. Per questo motivo è
necessario arrivare a una maggiore consapevolezza alimentare che impedisca
l’instaurarsi e il protrarsi di abitudini nocive per la salute.
Carboidrati
Si dividono in complessi ( amidi) e
semplici (zuccheri).
I carboidrati complessi sono
presenti nei cereali, nelle leguminose e in alcune verdure. Forniscono energia
a lungo termine che viene utilizzata in modo costante e regolare. Per la
loro completa digestione hanno bisogno di alcune vitamine del gruppo B
contenute nel cereale completo. E’ anche per questo motivo che si consiglia
di consumare i cereali integrali. I carboidrati semplici o zuccheri,
comprendono lo zucchero bianco, lo zucchero del latte, della frutta e del
miele, vengono assorbiti rapidamente e forniscono energia di pronto utilizzo.
Lo zucchero bianco è responsabile di molti problemi di salute quali carie,
soprappeso, diabete, iperglicemia, danneggia lo stomaco, l’intestino e
richiede, per essere metabolizzato, la presenza di numerose vitamine e sali
minerali attingendo dalle risorse organiche e scheletriche, impoverendole.
Proteine
Costituiscono l’elemento essenziale
delle cellule del corpo. Con l’assorbimento delle proteine il corpo forma nuovi
tessuti, rigenera quelli logori, regola l’equilibrio dei fluidi e quello
acido/base, trasporta i diversi nutrimenti alle cellule e produce anticorpi per
combattere le infezioni. Esse vengono assorbite dall’ intestino dopo che è
avvenuto la loro scissione in composti più semplici, gli aminoacidi. Le
proteine complete che contengono tutti gli aminoacidi essenziali sono di
origine animale (uova, latte e derivati, carne). Vengono denominate proteine
incomplete quelle carenti di uno o più aminoacidi e sono di origine vegetale (
cereali, legumi, semi oleaginosi).
Abbinando
però correttamente gli alimenti vegetali, otteniamo proteine complete e di alto
valore nutritivo e biologico.
E’ importante invece non assumere proteine in eccesso, in quanto il corpo non
le accumula e le trasforma in azoto che viene eliminato, sotto forma di acido
urico, con le urine o le trasforma in grasso. I problemi conseguenti sono
affaticamento dei reni, del fegato e soprappeso.
Grassi
o Lipidi
Forniscono un elevato numero di
calorie e sono una fonte di energia concentrata, regolano la temperatura
corporea, agiscono da emulsionanti, contengono nutrimenti essenziali,
permettono l’assorbimento delle vitamine essenziali, servono per la sintesi
degli ormoni, acidi biliari e prostaglandine. Si suddividono in due categorie:
i grassi saturi di origine animale e vegetale e i grassi insaturi di origine
esclusivamente vegetale. L’ eccesso di grassi saturi è spesso la causa di molte
affezioni moderne (ipercolesterolemia, steatosi epatica, malattie
cardiovascolari ) e bisogna fare attenzione ai grassi cotti saturi o insaturi
che sono responsabili di alcune forme di degenerazione tumorale al fegato e
all’ intestino.
Vitamine
e Sali minerali
Non producono energia e materia ma
sono indispensabili come fattori attivi e di scambio dei processi vitali e
metabolici. Sono dei catalizzatori, dei regolatori e soprattutto sono alimenti
indispensabili alla vita perchè sono implicati nelle più svariate funzioni
dell’ organismo. Le vitamine vengono fabbricate nelle foglie verdi delle piante
e poi trasformate nel seme per nutrire le generazioni successive. Poiché non
possiamo fabbricarle all’interno del nostro organismo siamo dipendenti dagli alimenti
per introdurle. Da qui la necessità di nutrirsi con alimenti vitali e ricchi di
elementi vitaminici.
Enzimi
Sono dei catalizzatori biologici
delle reazioni chimiche, presenti nei processi digestivi, permettono la
trasformazione e l’assorbimento delle proteine, dei carboidrati e dei grassi.
Sono contenuti nella saliva e nei succhi gastrici, inoltre sono presenti nei
vegetali crudi.
Cibi
da evitare
Vi sono alimenti sconsigliati in
quanto possono danneggiare l’organismo o interferire con i processi digestivi ed
assimilativi; questi alimenti sono quindi assolutamente da evitare sopratutto
in gravidanza e durante l’allattamento in quanto possono indebolire ed
appesantire il bambino.
Essi sono:
-aceto di vino ( usate succo di
limone o aceto di mele);
-acqua gasata (usate acqua minerale
non gasata); -
- bevande eccitanti come Coca-Cola,
the, caffè, bevande industriali (vanno sostituite con tisane gradevoli); -
-carne cruda, è pericolosa fatela sempre cuocere;
-cibi in scatola, che sono alimenti
‘morti e ricchi di agenti conservanti e tossici (usate sempre cibi freschi);
-farina bianca (preferite sempre
quella integrale)
-formaggi fermentati e stagionati, a
parte il grana/parmigiano, in quanto ricchi di conservanti e appesantiscono la
digestione;
-frutta conservata, troppo ricca di
zucchero e alcool;
-latte sterilizzato ( preferite
quello pastorizzato, più ricco di vitamine);
-margarine, prodotto pesante da
digerire e qualitativamente pessimo;
-olii industriali di semi (
preferite quello extra vergine di oliva);
-pane e pasta raffinati, troppo
poveri ( usate quelli integrali);
-salumi e insaccati, ricchi di
conservanti tossici e grassi saturi;
-succhi industriali, troppo
zuccherati ed elaborati; sicuri, dal punto di vista igienico ma impoveriti di
nutrimenti;
-uova crude, pericolose ( fatele
cuocere);
-vino e alcolici, tossici per il
fegato e l’intestino;
-zucchero bianco, crea dipendenza e
favorisce molte malattie degenerative e metaboliche.
Cotture
consigliate
Preferite la cottura a vapore,
valida per tutti gli alimenti, la cottura al forno, senza grassi ma con poca
acqua o brodo vegetale, meglio se all’ interno di un cartoccio di alluminio,
per preservare vitamine, sali minerali ed enzimi indispensabili al nostro
equilibrio nutrizionale. Limitare il più possibile le soffritture per cuocere
qualsiasi cibo e di lessare e bollire troppo le verdure con acqua.
Cottura base per i cereali
Grano
intero
Fate pregermogliare il grano per due
giorni, quindi cuocetelo a vapore lento per 20-30 minuti. Potete servirlo così
com’è assieme a delle verdure, potete frullano in modo da ottenere una purea
che si può arricchire con mandorle tritate o con del latte, in base al livello
di tolleranza del bambino. Altrimenti potete semplicemente macinare i chicchi e
proporre a vostro figlio il semolino ottenuto. Cous cous
Mettere a bagno il cous-cous in
acqua tiepida la sera prima. L’indomani, mettere la semola in un panno fino per
evitare che i chicchi cadano nell’ acqua della pentola attraverso i fori del
cestello e cuocete a vapore lento per 30 minuti. Dopo 10 minuti, bagnate con
acqua e smuovete la semola accuratamente sollevando il panno.
Miglio : procedere come il grano. ..
Mettetelo a bagno in acqua tiepida
la sera prima. L’ indomani, cuocetelo a vapore lento per 30 minuti procedendo come
la semola del cous-cous. Se non disponete ‘di molto tempo, mettete il miglio in
una pentola dal fondo spesso, aggiungete 3 parti di acqua fredda e portate ad
ebollizione senza però far bollire. Il miglio-sarà cotto quando tutta l’acqua
sarà assorbita. Salate appena. Potete tranquillamente riscaldare il miglio a
vapore lento.
Orzo
perlato
L’ orzo è un cereale difficile da
cuocere a vapore lento, quindi vi consigliamo di metterlo a bagno la sera prima
e di farlo cuocere a fuoco lento in 3 volte il suo volume d’ acqua fredda fino
a completo assorbimento del liquido.
Riso
completo
Mettete a bagno il riso in acqua
tiepida la sera precedente ma non fatelo germogliare, perchè inacidirebbe;
l’indomani, cuocetelo a vapore lento per 30 minuti, se il riso vi sembra troppo
compatto, versatelo in una compostiera e bagnatelo con un bicchiere d’ acqua
calda leggermente salata, dopo di che coprite e lasciate che finisca di
crescere. Se non disponete di molto tempo, procedete come il miglio attenendovi
alla versione rapida.
Avena
L’ avena è un cereale consumato
quasi sempre sotto forma di fiocchi o di farina. Tuttavia, volendo consumarla
integralmente, potete procedere come il miglio.
Grano
saraceno
Mettete a bagno il grano saraceno
per 2 ore in acqua tiepida, quindi cuocetelo a vapore
lento per 20 minuti . Cotto in questo modo, il grano saraceno risulta morbido
senza avere la consistenza della colla.
E possibile ottenere una purea con
tutti questi cereali: basta frullarli dopo averli cotti allungando la crema
ottenuta con 1’acqua, o con del latte di mucca, di mandorle o di soia, oppure
con del formaggio bianco con pochi grassi, o ancora con una verdura frullata o
con del tofu. Potete inoltre arricchire il piatto aggiungendo un cucchiaio di
olio di girasole spremuto a freddo e/o un tuono d’ uovo depurato a vapore
(lento ) per 20 secondi.
Le combinazioni degli alimenti
IL sovraccarico alimentare, dovuto
all’errata combinazione degli alimenti, porta ad una incompleta digestione con
1’innesco di processi putrefattivi e fermentativi oltre alla creazione di flora
batterica intestinale anomala produttrice di tossine.
Come
predisporre un pasto:
-I cibi ricchi di proteine devono
essere mangiati solo con verdure e non più di 2-3 volte a settimana;
-I cereali, ricchi di carboidrati, vanno
accompagnati solo da verdure e legumi;
-Il pane integrale va mangiato in
piccole quantità e può accompagnare tutti gli alimenti;
-Non mescolare, nello stesso pasto,
proteine diverse;
-Non mescolare 2 cereali o 2 legumi
diversi nello stesso pasto;
-Il pasto dovrebbe sempre iniziare
con verdure crude in insalata perché stimola i succhi gastrici;
-La frutta va mangiata lontano dai
pasti;
-I dolci devono essere integrali e
mangiati a merenda;
-Ogni pasto deve essere composto da
alimenti freschi e crudi.
Esempi
di piatti unici completi:
-Latte e fiocchi di cereali
-Latte con noci e mandorle
-Latte e pane integrale
-Pasta con verdure
-Pasta e legumi (piselli,fagioli)
-Pasta con formaggio
-Polenta e lenticchie
-Riso e legumi (ceci, fagioli,
piselli)
-Pane e noci (o mandorle o
arachidi).
Combinazioni
alimentari
Alimenti Si
combinano Si
combinano
comuni bene con male
con
Frutta dolce Latte acido Frutta acida
(semi acida e Amidi (cereali, pane,
non acida) patate, proteine, latte
Frutta acida L’altra frutta acida Zuccheri,
Amidi
Si combina
benino Proteine (
eccetto
con noci e latte le noci)
Verdura Tutte le proteine Latte
Tutti gli amidi
ALIMENTI COMUNI Si
combinano BENE Si combinano
MALE
Carni Verdure Latte, Amidi,
Zuccheri
(tutte le
qua1ità) . Le altre proteine
Frutta
e verdure acide
Burro,
Panna, Oli
Noci Verdure Latte, Amidi,
Zuccheri
(la maggior
parte Frutta acida Le altre proteine
delle
varietà) Burro,
Panna, Oli
Lardo
Uova Verdure Latte, Amidi,
Zuccheri Le
altre proteine
Alimenti
acidi
Burro,
Panna,Oli,Lardo
Formaggio Verdure Amidi,. Zuccheri
Le
altre proteine
Alimenti
acidi
Latte Frutta acida Proteine, Verdure
e
Amidi
Grassi o olii Tutti gli amidi Tutte le proteine
Le verdure
Meloni e Mangiarli da soli Tutti gli alimenti
Angurie
Cereali Verdure Frutta acida,
Proteine
Legumi animali,
Zuccheri
Legumi Verdure e Cereali Proteine animali Zuccheri e Latte
Classificazione
frutta e ortaggi
La maggior parte degli acidi ingenti
con gli alimenti proviene dalla frutta acida.
Ecco la principale:
Frutta
acida
Arancia Cedro
Pompelmo Mela acida
Ananas Uva acida
Melagrana Pesca acida
Pomodoro Susina acida
Limone -
Frutta
semiacida
La frutta semiacida è la seguente:
Fichi freschi Pesca dolce
Mirtillo Pera
Mela dolce Mango
Ciliegia dolce Albicocca
Mangostano Papaia
Cerimolia Susina dolce
Ortaggi
non amidacei
Questo elenco comprende tutti gli
ortaggi succulenti senza tener conto del loro colore (verdi, rossi, gialli,
bianchi, ecc. ). I principali sono:
Lattuga Primula
Rabarbaro Erba cipollina
Crescione Sedano
Indivia ( francese) Senape
Cipolle Peperone
dolce
Cicoria Rapa
Scalogno Prezzemolo
Cavolo cappuccio Acetosa
Porro Ravanello
Broccoli Cavolo riccio
Aglio Peperone
dolce
Cavolini di Bruxelles Ravizzone
Zucchini Cavolo rapa
Spinacio Granoturco
tenero
Scarola Asparagi -:
Dente di leone Melanzana
Cardone Bietole coste
Foglia di
barbabietola Fagiolini
Germogli di bambu Cetrioli
Meloni
Tutte le specie di meloni
SALI MINERALI :
danno forza alla struttura
scheletrica e preservano il vigore del cuore, del cervello e del sistema
nervoso. Altre importanti funzioni sono il mantenimento dell'equilibrio
acido/basico dei fluidi corporei e la creazione degli anticorpi. La loro
presenza permette pure che il nutrimento penetri nelle cellule e le tossine ne
vengano asportate.
Vi è una notevole differenza tra i sali minerali che provengono
direttamente dalla terra (esempio quelli contenuti nell'acqua) e quelli
presenti nei regni vegetale ed animale. Questi ultimi hanno subito
un'elaborazione che li ha, in un certo senso, "vitalizzati", invece i
sali provenienti dalla terra non hanno alcun dinamismo energetico e dopo esser
stati introdotti nell'organismo ne possono uscire solo con il sudore o l'urina.
Per questa ragione non si dovrebbe usare molto sale da tavola e
quel poco dovrebbe essere di tipo marino. Questo per evitare che una eventuale
disfunzione renale causi un accumulo dei sali che provocherebbe un progressivo
irrigidimento del corpo.
Una dieta mista che comprenda frutta, verdura, semi (noci,
nocciole, mandorle, ecc.), cereali e qualche prodotto di provenienza animale è
in grado di fornire i sali necessari per il benessere dell'organismo. Uno dei
sali minerali più importanti è il Calcio.
Equilibra il sistema nervoso,
ed evita le carie dentarie, i crampi alle gambe, le unghie fragili,
l'irritabilità e alcune forme di mal di testa.
Alimenti che lo contengono sono: latte, formaggio, avena, noci e
verdure con foglie verdi. L'aceto, e i cibi che lo contengono, sono nemici del
calcio e vanno usati con cautela.
Il Calcio necessario per la
propagazione degli impulsi nervosi, la salute delle ossa e dei denti e per la
regolazione del battito cardiaco. In questi ultimi anni, si diffusa la credenza
che sia necessario utilizzare latte e formaggio per essere sicuri di averne
sempre a disposizione.
Questa un'idea piuttosto falsa , infatti se è vero che tutti i
mammiferi ricevono il calcio dal latte materno durante la loro infanzia, è
altrettanto vero che una volta cresciuti i carnivori lo ricevono esclusivamente
dalle loro prede e gli erbivori unicamente dal regno vegetale. Nessuno di loro
lo prende dal latte!
Secondo la teoria della trasmutazione di Kervran-Ohsa-wa, Sodio,
Calcio, Potassio e Magnesio si possono trasmutare l'uno nell'altro. In
particolare la trasmutazione del Silicio in Calcio molto diffusa in natura
anche nelle piante.
Su queste basi, diventa comprensibile l'effetto rimineralizzante e
ricalcificante osseo di alimenti ricchi di Silicio come il miglio e il frumento
(65/68%) oppure ricchi di Magnesio come il grano saraceno.
Non a caso da sempre in medicina popolare si usa come
ricalcificante nelle fratture ossee e cartilagine, nell'osteoporosi, per le
unghie soggette a facili fratture, nelle carie, ecc. una pianta ricchissima di
silicio, l'equiseto (Equisetum arvensis - detto anche coda cavallina) sotto
forma di decotto, carbone vegetale o altre preparazioni.
Non da meno è l'importanza ricalcificante del Magnesio: infatti è
proprio la sua trasmutazione (Magnesio + Ossigeno = Calcio) che spiega il
meccanismo di formazione della corazza di granchi e aragoste oppure la
costituzione del corallo.
L'idea che bisogna usare molti latticini per non restare senza
calcio, non pertanto fondata su verità. Diremo, anzi, che pericolosa, visto che
recenti ricerche hanno dimostrato come l'osteoporosi e il cancro al seno siano
più diffuse nei paesi dove vi è un maggior consumo di latte e formaggio.
Pertanto preferibile ottenere il Calcio necessario mangiando cibi
che provengono dal regno vegetale, e ce ne danno conferma le mucche e molti
altri mammiferi che mangiano solo erba ed hanno una struttura ossea molto
sviluppata.
L'assimilazione di questo prezioso elemento controllato dalla
ghiandole endocrine ed il corpo capace di ricavare tutto il Calcio che gli
necessario da una dieta sana e naturale. Per garantirsi sull'apporto
giornaliero del Calcio è perciò sufficiente utilizzare: cereali, frutta fresca,
noci, frutta secca in genere e verdura fresca o semicruda. In caso di necessità
si potrà usufruire del decotto di equiseto. L'equiseto si trova in tutte le
erboristerie e in moltissime farmacie: per prepararlo basta aggiungerne 2
cucchiai da minestra in un litro d'acqua bollente, e lasciar bollire lentamente
almeno 12 minuti. Poi si filtra e si zucchera a piacere con del miele.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Comunicato
Andromeda n. 4/1991.
Andromeda, via S. Allende 1, 40139 Bologna. - P. Antognetti,
Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini.
Macro/Edizioni, Cesena (FO). - A. Kushi, Dieta
salute e bellezza. Edizioni Mediterranee, Roma.
- Latte e formaggio,
rischi e alternative, pag. 2-3,
Associazione per la protezione della salute, via Isei, 29/31, 47023 Cesena (FO) - L. Rattazzi-”
Guida alimentare alla vita “-Ed. Sonzogno T. Valpiana -“ Alimentazione del
bambino “-Red. Edizioni L Nava -“ Alimentazione in gravidanza “-Red. Edizioni
- A. Bondil M.
Kaplan - “Alimentazione in gravidanza e nella pruna infanzia secondo il
metodo Kousmin” Ed. Tecniche Nuove
- J. Valné -“
Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali “ - Ed. Giunti
- F. Valli -“
Guida all’alimentaz. naturale del bambino “ -De Vecchi Editore
- La Leache
League International -“ L’ arte dell’ allattamento
- A. Rottigni -“
Alimentazione vegetariana per l’infanzia” -Ed. Musumeci.
Davvero interessante. Ho due bimbe piccole e mi informo moltonsull'alimentazione ed in generale sulla nutrizione
RispondiEliminaci sono tantissimi spunti utili per un sano svezzamento, ho ben apprezzato anche l'importanza data al latte materno, alimento prezioso! grazie!!
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