lunedì 24 ottobre 2011

L'ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO e LA MENSA SCOLASTICA

Il fabbisogno giornaliero raccomandato dalla FAO e dall’OMS per quanto riguarda i bambini di età scolare fra i 6 e i 13 anni va da 40 g a 60 g di proteine al giorno. 
Mediamente è verificato come si introducono oltre 100 g di proteine al giorno, gran parte delle quali di origine animale. Questi eccessi di proteine danneggiano il nostro organismo, in quanto una volta esaurita la necessità di “manutenzione e accrescimento” devono essere degradate a zuccheri e grassi. Ma le proteine non sono particolarmente adatte per questa trasformazione, poiché danno come residuo “ammoniaca”, per noi molto tossica, che deve essere prontamente legata e condotta al fegato che la trasforma in urea, e di qui al rene che finalmente la elimina. Dalla distruzione dell’eccesso di proteine, deriva un dannoso sovraccarico per i reni, che invecchiano prima, e per il fegato, che viene disturbato nel suo lavoro di sintesi proteica, necessaria per il ricambio e l’accrescimento.

A tal fine il Dott. A. Donzelli (Coordinatore Sanitario e Responsabile del Servizio di Assistenza Sanitaria di Base, ASL 75/14 Milano) in un suo articolo ha proposto un tipo di alimentazione naturale per i bambini in età scolare:

a) Colazione del mattino:
La prima colazione è importante in quanto, in caso contrario, il bambino va incontro a un’ipoglicemia a metà mattina, che gli provoca irrequietezza e calo dell’attenzione. Una proposta adeguata per i bambini delle scuole materne potrebbe essere:

- 250 ml di latte intero fresco pastorizzato senza cioccolato o zucchero, oppure yogurt con miele integrale, e 80 g di pane integrale (o cereali interi soffiati o in fiocchi). In alternativa:

- 400-500 g di frutta tipo mele (3) o pere, pesche, arance o uva o banane (2), eventualmente tagliate a pezzi in macedonia o con succhi di agrumi, senza zucchero, o frullate con un po’ di latte e sorseggiate lentamente

b) Spuntino a metà mattinata:

L’esigenza di questo spuntino risponde più agli interessi dei produttori di “merendine” che ai bisogni fisiologici dei bambini, soprattutto se la prima colazione ha fornito nutrimento a sufficienza. Quando ne sente la necessità, il bambino potrà mangiare un frutto, o un bicchiere di latte fresco da bere a piccoli sorsi. Ottime anche le castagne lesse, le carote ed i fiocchi da sgranocchiare. Sono sconsigliati panini con il formaggio (o con salumi pieni di grassi animali, di nitrati e altri rischiosi additivi), che toglierebbero un sano appetito al pasto di mezzogiorno. Sono inoltre da evitare prodotti diseducativi e alla lunga dannosi, come cioccolato, caramelle, ghiaccioli, bibite gasate e merendine industriali, pieni di zucchero, coloranti ed altri additivi e grassi di scarto che possono danneggiare denti e arterie, preparando il bambino sin da piccolo a predisposizioni di tipo arteriosclerotico.

c) Pasto di mezzogiorno:

Quasi ad ogni pasto si dovrebbero introdurre primi piatti a base di “cereali integrali”, che vengono accettati dai bambini senza problemi. Vanno molto curate le “associazioni alimentari” per favorire la digestione e l’assimilazione di vari alimenti. A questo proposito per cinque volte al mese è previsto “un piatto unico”, per rieducare a sane abitudini alimentari i nostri bambini: cereali integrali più legumi (es. riso integrale e fagioli) oppure cereali con un po’ di formaggio, uniti a due contorni di verdura cotta e cruda.

Nel menù sono notevolmente ridotti la carne, il consumo di zucchero, con l’eliminazione dei dolciumi e di qualsiasi bibita, le fritture, gli insaccati e i cibi in scatola in genere. Si usano preferibilmente alimenti freschi, o eventualmente secchi o surgelati. Non si usano formaggini, addizionati di additivi, ma formaggi da taglio. Il prosciutto cotto (pieno di sale e additivi indesiderabili), è usato solo come alimento di riserva, in caso di imprevisti che impediscano la preparazione di altri piatti, ma comunque è da preferire come sostituzione un uovo o il parmigiano.

Ogni giorno accanto al pane bianco, che è impoverito delle sostanze più preziose, deve essere presente il “pane integrale”, in fette, affinché i bambini vengano incoraggiati in questa scelta. La scelta di “verdure di stagione” è importante non solo perché le primizie costano più care, ma anche perché gli ortaggi fuori stagione sono più poveri di vitamine e più carichi di nitrati e pesticidi.

L’esperienza insegna che i problemi principali, con un’alimentazione di questo tipo, non vengono dai bambini, ma dall’atteggiamento di sospetto e di rifiuto di una parte dei genitori, della loro disinformazione, dagli interessi dell’industria alimentare, dalla scarsa collaborazione e cattivo esempio degli educatori e dalla scarsa preparazione specifica di molti sanitari. Tuttavia questi ostacoli sono superabili con un lavoro di educazione capillare e costante di tutti gli operatori e responsabili.

d) Merenda pomeridiana:

Si propongono i seguenti alimenti, opportunamente alternati: frutta secca di stagione; un bicchiere di latte fresco, con pane o biscotti integrali; yogurt dolcificato con miele o con l’aggiunta di frutta fresca; focaccia al formaggio o con verdura cotta, o con olive, o con salvia, rosmarino ecc., e sale marino integrale, con l’aggiunta di farina integrale a quella bianca. 

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